Passa ai contenuti principali

In primo piano

Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Fiabe e leggende della Carnia

Ero a Trieste, avevo appena comperato uno snack nel supermercato della stazione ferroviaria, e aspettavo l'ora per recarmi ad un appuntamento. Rosicchiando la mia barretta malsana e ipercalorica, lancio un'occhiata alla vetrina della (minuscola) libreria e vedo la copertina di questo libro di Raffaella Cargnelutti. Come mio solito, mi allontano; subito dopo torno sui miei passi e mi decido ad entrare. Ovviamente quando esco ho in mano il libro (tranquilli, l'ho regolarmente pagato!), e pochi giorni dopo comincio a leggerlo.

Arrivato alla fine, devo rendere pubblica una nota di delusione, perché questa simpatica raccolta di storie popolari della regione carnica (luoghi stupendi, da visitare) appare quasi "svogliata". Certo, qualche leggenda è saporita, altre sono romantiche, ma complessivamente l'autrice non è riuscita a creare un amalgama vincente.
La lettura non è tuttavia tempo sprecato, basta un po' di immaginazione e le parole sembrano uscire dalla bocca di qualche vecio seduto al tavolo di un'osteria con un bicchiere di vino in mano. Un libro carino, non di più.

Commenti

Post più popolari