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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Buongiorno, come posso aiutarla?

Antefatto: il 9 marzo, mio padre ha cambiato la vecchia lavatrice ormai esausta. In uno slancio di modernità, ha acquistato una Samsung di quelle tutte display e musichette elettroniche.

Interno giorno: all'improvviso la lavatrice completa il programma, ma non si spegne completamente. Insomma, sul display appare la scritta End, e poi tutto si blocca fino allo spegnimento manuale. Dopo aver sfogliato compulsivamente il manuale delle istruzioni, telefono al call center del produttore.

Centralinista: -Buongiorno, come posso aiutarla?
Io: -Buongiorno, la mia lavatrice manifesta un malfunzionamento eccetera eccetera.
Centralinista: -Va bene, ho preso nota. Un nostro tecnico la richiamerà entro due ore.

Dopo un'ora e mezza, telefona il tecnico.
Tecnico: -Buongiorno, mi dica pure.
Io: - Buongiorno, la mia lavatrice manifesta un malfunzionamento eccetera eccetera.
Tecnico: -Ho preso nota. La chiamerà il tecnico di zona per la riparazione.

Del tecnico di zona nessuna traccia. Sul sito internet, però, scopro che il mio guasto è stato assegnato ad un centro di assistenza di S*******, provincia di Monza e Brianza. Non proprio vicino, ma sono affari loro.
A un certo punto, mio padre telefona al tecnico di zona, chiedendogli notizie. Parla ovviamente con un centralino, che si fa rispiegare tutto dall'inizio e conclude dicendo che ha preso nota, e richiamerà per un appuntamento.

Ieri pomeriggio, squilla il telefono.
Voce: -Buongiorno, sono XY, quello della lavastoviglie. Potrebbe gentilmente spiegarmi il difetto?
Io: -(Maremma maiala, è la terza volta!) Buongiorno, innanzitutto si è guastata la lavatrice.
Voce: -Eh, cominciamo bene. Qui mi hanno scritto che è una lavastoviglie.
Io: -Mai avuta. Comunque il difetto della lavatrice è il seguente: eccetera eccetera.
Voce: -Guardi, io le ordino la scheda (la scheda madre con i circuiti, ndr).
Io: -Come, dopo tre mesi è già guasta l'elettronica?
Voce: -Sa, basta un puntino, e il timer si blocca.
Io: -Ah, se è un puntino… (cacchio sarà questo puntino, lo sa solo lui).
Voce: -Io ordino la scheda, ma il magazzino è chiuso per ferie. Lunedì mi spediranno il pezzo, e la prossima settimana conto di passare a finire il lavoro.
Io: -Perfetto. Nel frattempo, posso usare la lavatrice?
Voce: -Ma certo! Quando il programma finisce, la spenga come farebbe con una lavatrice normale.
Io: -… normale?
Voce: -Sì, quelle normali.
Io: -La ringrazio, aspetto la sua chiamata.

Oggi mi collego al sito e scopro che la segnalazione è ora Riparazione completata. Confido che il tecnico venga davvero, ma credo di sì. Resta il fatto che Samsung ha messo in piedi una catena di centralini che si passano informazioni sbagliate, o più probabilmente non si passano alcuna informazione. E intanto il mondo gira, fra lavatrici normali e lavatrici subnormali.

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