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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Teorema

Teorema di Sciunzi. Per ogni $latex \varepsilon>0$ esiste un $latex \delta>0$ che se ne frega di $latex \varepsilon$.

B. Sciunzi è un matematico contemporaneo, formatosi alla celebre scuola di Analisi Non Lineare romana, e attualmente in servizio presso l'Università della Calabria. Il teorema riportato all'inizio è uno splendido esempio letterario, che vale la pena di analizzare dettagliatamente.

Innanzitutto, balza all'occhio la dimensione sociale dell'enunciato; è noto a tutti il ruolo che diremmo verghiano di $latex \delta$ nella tradizione didattica. Un ruolo ancillare, da vinto. Questo $latex \delta$ dipende da $latex \varepsilon$, ne è succube senza rimedio. Come se non bastasse, spesso dipende anche da un punto $latex x_0$, ma il rapporto di vassallaggio è qui più fragile, e basta un po' di uniformità perché $latex \delta$ si affranchi da tale punto. Se è vero che $latex \varepsilon$ è spesso piccolo a piacere, è parimenti vero che $latex \delta$ risulta addirittura più piccolo di $latex \varepsilon$.
Nel teorema di Sciunzi, finalmente, $latex \delta$ è libero, e anzi se ne frega della prepotenza di $latex \varepsilon$. Il suo è uno scatto d'orgoglio, la testa che si solleva dopo secoli di sottomissione.

Altrove $latex \delta$ appare negli intorni di un punto dato, e ancora una volta lo vediamo aggirarsi ramingo, sullo sfondo, senza una dignità da difendere. Quando diciamo che “esiste un intorno di raggio $latex \delta>0$ centrato nel punto $latex x_0$”, affermiamo con forza la debolezza di $latex \delta$, obbligato dalle circostanze a restare al guinzaglio di $latex x_0$, incapace di tagliare questo cordone ombelicale. Questi esempi dimostrano che, nella letteratura matematica, $latex \delta$ non è (quasi) mai qualunque, e può solo sperare di esistere.

È dunque con gioia che annotiamo il Teorema di Sciunzi fra i risultati più notevoli e umanamente profondi della matematica contemporanea. Le future generazioni sapranno avvantaggiarsi della libertà che perfino un umile $latex \delta$ riesce a conquistare.

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