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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Altoparlanti deliranti

Di seguito alcuni annunci ascoltati in stazione o in treno.

Si avvisano i signori viaggiatori ubicati nelle ultime vetture, in discesa nella stazione di Desio, causa limitata lunghezza del marciapiede, sono invitati a portarsi nelle vetture di testa.

Avrei voluto rispondere: causa inconveniente tecnico al materiale cerebrale, questo capotreno oggi è soppresso.

... è soppresso! (senza dire quale treno è soppresso)

Il treno regionale proveniente da Monza e diretto a Monza è in arrivo al binario 5. Ferma in tutte le stazioni.

Il treno regionale per Lecco è in arrivo al binario 1. Ferma a attenzione! È vietato attraversare la linea gialla!

Il treno suburbano S11 per Chiasso è in arrivo al binario 1, anziché al binario 1. Attenzione! È vietato attraversare i binari!

Il treno regionale proveniente da Bergamo viaggia con un ritardo di (pausa) minuti!

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