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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Seven e non più seven

Dopo aver dubitato del mio Macintosh, ieri ho avuto l'opportunità di cospargermi il capo di cenere: ho provato ad usare un tablet pc con Microsoft Windows 7 Professional Edition.
È stata un'esperienza estremamente divertente. Qualche perla di saggezza di seguito.
Avvio il computer, e appare una piccola finestra: "È possibile fare il login solo mediante impronta digitale. Il modulo per le impronte digitali non è disponibile". Premo OK ed accedo senza password!
Installo un browser e appare una finestra in cui mi si chiede se l'installazione è andata a buon fine o se voglio rifarla. Ho impiegato qualche minuto a capire che cosa avrei dovuto rispondere.
Aggiorno un altro browser. L'aggiornamento si interrompe con un messaggio di errore: l'aggiornamento è fallito perché è stata trovata una versione precedente del browser. E ci mancherebbe altro, proprio per questo volevo aggiornarlo!
Voglio installare le stampanti di rete del dipartimento. Dopo qualche tentativo, approdo al menu di aggiunta delle stampanti. Scelgo ovviamente una stampante di rete, ma il sistema si mummifica. Chiudo tutto, ricomincio, e nuova mummificazione. Con il mio Mac, digito in Google: come (cavolo) si aggiunge una stampante di rete in Windows 7?
La risposta è sconcertante: occorre aggiungere una stampante locale, aprire un numero imprecisato di menu con il tasto destro del mouse, e configurare una porta (eh??) locale come stampante di rete! Come dire che se arrivate a un bivio, leggete "Milano" a destra e "Torino" a sinistra, in realtà per andare a Milano dovete svoltare a sinistra.
Per finire in bellezza, ogni volta che cerco di installare un programma, un lezioso menu mi domanda se voglio davvero apportare modifiche a questo computer. Ma che significa? Ogni volta che apro un file, apporto modifiche al computer, o no? Era troppo difficile domandarmi se voglio installare il programma?

In conclusione, prometto di non dubitare mai più della qualità di Linux e Mac OS. Per correttezza, devo comunque denunciare una palese contaminazione di Linux Mint. Quando cerco di spegnere il computer, un avviso mi blocca: "per ragioni di sicurezza, non è possibile spegnere il computer mentre un utente è collegato". Si darebbe il caso che l'utente collegato è quello che sta cercando di spegnere la macchina, quindi non capisco dove sia la sicurezza. Insomma, smettetela di trattarci come ritardati!

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