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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Accattostudente

Stamattina, fra gli interessanti messaggi di posta elettronica che mi promettono parti anatomiche che nemmeno un cavallo, guadagni che nemmeno un emiro del petrolio, e ovviamente avvisi che il mio conto corrente sara' bloccato finche' non inseriro' la mia password in un form apposito, trovo la seguente email, con tanto di esercizi in allegato:

"Buon giorno professore sono uno studente liceale e vorrei chiederle una grossa mano, ho un test velocissimo di mate da svolgere e mi servirebbero le soluzioni di questi esercizi ESATISSIMI perchè ne dipende la mia promozione!! La prego mi dia una mano :(
Mi servirebbero le soluzioni dall'81 al 91.. puo aiutarmi per cortesia ? Un matematico come lei ci metterà sicuramente 2 secondi a farlo :) GRAZIE MILLE!!!"


 

Ometto il nome per rispetto della legge, non perche' l'individuo in questione (che chiamero' X) se lo meriti. Sorvolo inoltre sulla sintassi zoppicante e sul tono da chiacchierata al bar. Potrei spendere parole da moralista, potrei dire che la scuola serve ad imparare per se stessi e non per il professore di mate(matica). L'aspetto inquietante, invece, penso che sia l'evidente convinzione di X: non sono cosi' scemo da lavorare, quindi cerco qualcuno che lavori al posto mio. Chissa' a quanti colleghi e' stata spedita la stessa email, e temo che qualcuno ci possa anche cascare. 

Sappiamo tutti che gli studenti sono goliardici e furbacchioni, ma e' sconfortante che la tecnica dell'accattonaggio per comodita' sia arrivata fra gli adolescenti. Tutti lavoriamo e ci impegniamo per raggiungere un obiettivo. Come fara' il giovane X quando trovera' un lavoro? Cerchera' qualcuno che voglia sostituirlo per pura compassione?

Commenti

  1. No. All'inizio pensavo che fosse un virus, e invece era proprio un test di matematica.

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  2. io gli avrei mandato la seguente risposta: trova le soluzione nell'allegato... e ci mettevo un virus :-D

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